Cantico la lirica smart

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CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
Nov 2021

Progetto di ricerca al primo posto tra quelli presentati per una call del Miur, capofila la napoletana InnovawayIl ceo Antonio Giacomini: «Il rilancio economico delle arti passa attraverso le nuove tecnologie»

Immergersi nell’atmosfera delle grandi opere liriche grazie alla realtà aumentata. Godere di un’esperienza a 360 gradi, arricchita dalle infinite potenzialità della tecnologia. Rendere il Teatro lirico a misura di un pubblico giovane e smart e più accessibile a chi ha una disabilità. Tra l’altro favorendo la digitalizzazione dell’impresa culturale. Sono questi gli obiettivi di Cantico, progetto di ricerca classificatosi al primo posto tra quelli presentati per la Call del Miur del Bando Horizon 2020-Pon “Ricerca e Innovazione” 2014/2020 – Area di Specializzazione Design, Creatività e Made in Italy che vede coinvolti l’Università degli Studi del Sannio di Benevento come Organismo di ricerca, Meditel Srl, Officina Rambaldi Srl, Digitalcomoedia Srl, Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” come ente pubblico, Eai Software Srl e Step Srl e come capofila Innovaway SpA gruppo che ha il suo quartier generale a Napoli, dove è nata d’altronde, che oggi conta più di 1300 dipendenti e un fatturato aggregato di 50 milioni e che offre soluzioni e servizi ICT innovativi, sviluppati con tecnologie all’avanguardia.

«Il rilancio economico delle arti - dice Antonio Giacomini, Ceo di Innovaway - passa dall’utilizzo mirato delle nuove tecnologie. Con il Progetto Cantico abbiamo l’obiettivo di assicurare all’Italia un vantaggio competitivo nel campo dell’industria culturale a livello globale. Cantico è una piattaforma che integra diverse tecnologie con lo scopo di aumentare il livello di fruizione e conoscenza degli utenti nei confronti della lirica, un asset importantissimo nell’economia della cultura e una assoluta eccellenza del Made in Italy: la lirica».

Infatti, l’industria della cultura nazionale attualmente produce introiti per oltre 40 miliardi, pari a circa il 2,5% del Pil. Eppure, in Italia i ricavi complessivi di teatri di prosa e spettacoli lirici ammontano a quasi 3 miliardi di euro, di cui ben 1,8 miliardi, circa il 60%, originati da contributi pubblici e privati. “Bisogna dunque migliorare le capacità di autofinanziamento dei teatri lirici e di prosa - continua Giacomini - attraverso sia l’incremento di pubblico sia una più ricca offerta dei servizi erogati. E Cantico vuole ampliare il target avvicinando i giovani e facilitando chi ha un interesse particolare ma è impossibilitato per altri motivi a fruirne anche con strumenti di fruizione remota innovativi, sia real-time che on-demand. Il tutto espandendo l’esperienza sensoriale con ologrammi e quant’altro. Anzi considerate che spesso la fruizione di una qualsiasi forma d’arte ha delle barriere architettoniche, storiche e da contrastare. Ecco la tecnologia può aiutare in questo caso con ausili che rendono più accessibile a chi ha una disabilità visiva, uditiva o di altro genere”. Analisi dei dati e formazione dei professionisti del settore, grazie all’e-learning, completano il lavoro.

«Abbiamo concluso la prima fase del progetto - spiega il direttore generale di Innovaway Antonio Burinato - ossia quella di ricerca che ha disegnato tutti gli aspetti dello sviluppo della piattaforma. E da gennaio partiremo con la sperimentazione nei teatri, come il Teatro Reggio di Parma, dove potremmo testare con mano la cosiddetta customer experience. D’altronde il test su strada è un must di Innovaway come anche la capacità di modulare le soluzioni per renderle più adatte a uno scopo. In maniera trasversale come dimostrano progetti quanto più lontani dalla lirica ci si possa immaginare». Tra i tanti progetti della realtà che eroga servizi in 27 lingue diverse e clienti in oltre 200 Paesi ci sono Fever Pass, per lo screening della temperatura corporea e ora del Green Pass nel pieno rispetto della privacy grazie all’intelligenza artificiale e Mobile Control sistema di per il controllo attivo del territorio grazie all’IoT. «Le tecnologie sono abilitanti – conclude Burinato – in maniera trasversale e sono il grande motore del risveglio economico, come d’altronde ci insegna bene anche il Pnrr che punta molto sulla digitalizzazione».


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